Il Giardino di Giò, l’oasi verde a Lampedusa
Ormai da qualche anno a Lampedusa esiste un luogo dove potersi immergere tra svariate qualità di piante e godere di un indimenticabile momento a contatto diretto con la natura: Il Giardino di Giò.
Ormai da qualche anno a Lampedusa esiste un luogo dove potersi immergere tra svariate qualità di piante e godere di un indimenticabile momento a contatto diretto con la natura: Il Giardino di Giò.
Tra gli indizi più interessanti che ci permettono di comprendere quale fosse nell’antichità l’importante ruolo di Lampedusa c’è sicuramente il fatto che l’isola nell’antichità aveva una sua zecca che coniava monete.
A Linosa, isola dalla personalità sorprendente, natura incontaminata e facciate dipinte a tinte forti si accompagnano alla gentilezza dei fiori sui davanzali e delle guide isolane.
La storia d’amore che raccontiamo qui è quella tra Roberto Merlo, Lampedusa e i lampedusani. Una storia iniziata tantissimi anni fa, quando ancora i fondali dell’isola erano quasi sconosciuti.
Le Isole Pelagie sono un paradiso per gli amanti della subacquea. Bassa profondità dei fondali, temperatura dell’acqua sopra la media e straordinaria biodiversità ti faranno vivere emozioni uniche.
Tra le 11 specie di cetacei segnalate per il Mar Mediterraneo e il Mar Nero, 5 sono regolarmente presenti nelle acque circostanti le Isole Pelagie o di passaggio nelle fasi di migrazione.
«Sono passati più di dieci anni dal mio primo arrivo. Non sono andata più via». “Lampedusa, racconto” è un concentrato di emozioni, meravigliosamente condivise da chi ha scelto di vivere su quest’isola.
Ogni anno, il 4 novembre, tutta Lampedusa si riuniva presso un piccolo cimitero dedicato ai caduti della Seconda Guerra Mondiale. Fino al 1962..
Nel 1964, per protestare contro lo stato di abbandono di Lampedusa da parte del Governo, gli isolani, compatti, si rifiutarono di andare a votare. Iniziò così il riscatto dell’isola.
Una splendida poesia dedicata a Lampedusa che Alda Merini scrisse alla vigilia dell’inaugurazione della Porta d’Europa, monumento di Mimmo Paladino dedicato ai migranti morti in mare.