È nata Agricola Mpidusa, la prima cooperativa di comunità a Lampedusa

Agricola Mpidusa è la prima cooperativa sociale agricola di comunità dell’isola, nata grazie all'impegno di Terra! Onlus, la responsabile Silvia Cama e tutti i volontari che per anni hanno alimentato l'embrione di questo progetto.

«Ieri (lunedì 9 marzo, ndr) è stato uno dei giorni più importanti della storia associativa di Terra!: finalmente a Lampedusa il progetto di orti comunitari che abbiamo realizzato, curato e fatto crescere grazie all’irrefrenabile energia della nostra Silvia Cama, all’aiuto delle tante persone e realtà del territorio e dei numerosi volontari provenienti da tutta Italia (e non solo), ha dato vita a qualcosa di più ambizioso e sfidante: Agricola Mpidusa, la prima cooperativa sociale agricola di comunità dell’isola

Riportare l’agricoltura a Lampedusa al tempo delle siccità e del cambiamento climatico. È il cuore del progetto Lampedusa Eco Farm, che Terra! ha lanciato per recuperare alcuni terreni abbandonati sull’isola e avviarli alla produzione agricola.

È nata Agricola Mpidusa, la prima cooperativa di comunità a Lampedusa
È nata Agricola Mpidusa, la prima cooperativa di comunità a Lampedusa

Il contesto

Il progetto Lampedusa Eco Farm si inserisce in un contesto dove l’economia locale si basa principalmente sul turismo, mentre agricoltura e pastorizia hanno oggi un ruolo residuale.
Le condizioni ambientali tra cui la scarsità delle piogge ed i forti venti hanno indotto molti contadini ad abbandonare la coltivazione della terra (con la conseguente sparizione di numerose specie vegetali e animali e la progressiva desertificazione del territorio), che oggi è affidata a pochissimi agricoltori. Questi, in regime di autoconsumo, si dedicano ad un’agricoltura eroica che mantiene in vita con molte difficoltà colture a rischio di estinzione. Tutto ciò ha determinato la riduzione delle superfici agricole e una totale dipendenza dai prodotti agroalimentari provenienti da altre regioni e il cui trasporto, via mare, risente delle condizioni meteorologiche che, anche per lunghi periodi, possono impedire le forniture a supermercati ed esercizi commerciali. I giovani in assenza di opportunità lavorative e di adeguate competenze imprenditoriali, sono a rischio esodo, mentre i disabili possono fare affidamento sull’unico Centro Diurno disponibile per percorsi di riabilitazione e reinserimento.
Lampedusa Eco Farm si inserisce in questo contesto recuperando l’identità agricola dell’isola e contribuendo alla sua sovranità alimentare attraverso la coltivazione di terreni abbandonati; offrendo opportunità di impiego ai giovani e di inserimento sociale ai disabili attraverso la costituzione di una cooperativa agricola sociale; avviando una produzione agroalimentare a Km0 e diffusa attraverso una bottega del gusto itinerante. Darà così continuità ad esperienze già attive come il progetto P’Orto di Lampedusa con gli orti comunitari, le attività del Centro Diurno rivolte ai disabili, le azioni dell’Università di Palermo (SAAF) volte al recupero di genotipi tipici, le campagne di Legambiente per la salvaguardia dell’ecosistema isolano.

Il progetto

Il progetto intende favorire l’inserimento socio-lavorativo di giovani a rischio esodo e disabili attraverso la costituzione a Lampedusa di un’Eco Farm, cioè una cooperativa agricola sociale di comunità. È realizzato da Terra! in partenariato con il Circolo “Esther Ada” Legambiente Lampedusa, il Dipartimento SAAF dell’Università di Palermo, Confcooperative Sicilia, il Comune di Lampedusa e Linosa ed in sinergia con l’ASP di Palermo ed è finanziato da Fondazione Con il Sud e da Open Society Foundation. Attraverso il recupero di terreni abbandonati si avvierà una produzione agricola sostenibile per il fragile ecosistema isolano e a Km0, che permetterà alla comunità locale di avere accesso a cibo locale e di qualità, sia fresco che trasformato, ad oggi quasi inesistente. La cooperativa, attraverso un Food Truck, diventerà una bottega del gusto itinerante, in cui i prodotti agricoli saranno trasformati anche in piatti tipici locali e commercializzati a bordo, in azienda e tramite GAS. 
Beneficeranno del progetto i giovani che più di altri affrontano le difficoltà di una terra scarna di prospettive di crescita personale. Svilupperanno infatti competenze di alto profilo nel settore agricolo, ma anche amministrativo e promozionale, attraverso specifici percorsi laboratoriali e attività di apprendimento non formale.
Destinatari di Lampedusa Eco Farm saranno anche i disabili residenti nell’isola che spesso sono distanti dai circuiti di inclusione sociale e che attraverso il lavoro nei terreni potranno migliorare le loro abilità di relazione interpersonale e di percezione di sé.
Adottando un approccio di incontro e confronto, si stimolerà anche la partecipazione attiva degli studenti degli istituti superiori che svilupperanno una maggiore conoscenza del proprio territorio, si orienteranno meglio nel mercato del lavoro e si confronteranno con background culturali, generazionali e territoriali differenti. Il loro ruolo sarà fondamentale per il coinvolgimento delle famiglie, degli altri compagni di scuola e degli insegnanti.
Un apporto strategico in termini di trasmissione di conoscenze specialistiche e condivisione di buone pratiche deriverà dagli esperti e dai partner coinvolti come ad esempio l’Università di Palermo, Legambiente e Confcooperative Sicilia.
Iniziative ed eventi coinvolgeranno attivamente volontari, stakeholders e turisti.
Il progetto, attraverso la costituzione di una cooperativa agricola sociale di comunità mira quindi a recuperare e rilanciare la storica vocazione dell’isola di Lampedusa per l’agricoltura. Tale comparto produttivo rappresenterà un vettore strategico per la creazione di opportunità di lavoro per i giovani e di integrazione sociale per i disabili, nonché una fucina di buone pratiche per la tutela delle risorse ambientali del territorio e la difesa della sovranità alimentare della sua comunità.

Chiudiamo con il loro entusiasmo e un caloroso in bocca al lupo!
«Nei prossimi mesi arriveranno una valanga di altre novità e impegni, perché un progetto così ambizioso porta con sé tante cose da fare. Ma sebbene ci tremino un po’ le gambe all’idea di muovere un passo così grande, prevale decisamente l’emozione di aver intrapreso questo nuova entusiasmante avventura. Viva l’Agricola Mpidusa!»

Qui l’articolo completo con tutti i ringraziamenti.

Per info: www.terraonlus.it / lampedusa@terraonlus.it

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